LAGO: il design tra cuore e testa

Intervista a Daniele Lago
Tra le molteplici manifestazioni ed eventi di design in Italia, Il Salone del Mobile di Milano richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo, specialisti, professionisti del settore e molti appassionati. La fortuna di questa fiera deriva da un mercato estero dove il design italiano ha una forte risonanza ed è visto da molti come una solida eccellenza mondiale. Tra le centinaia di aziende che ogni anno registrano una crescita significativa la LAGO S.p.A guida il settore dell'arredamento grazie alla sua attenzione verso le innovazioni  e le continue ricerche nel campo dei materiali.
Anche se la LAGO nasce più di un secolo fa, solo negli ultimi anni si è guadagnata  una posizione di rilievo nel panorama italiano ed internazionale. A capo di questa azienda vi è Daniele Lago, AD & Head of Design, che, grazie alla propria intraprendenza, ai fratelli e ad una squadra di validi collaboratori, guida l'impresa dai primi anni del nuovo millennio. 
Il giovane imprenditore e designer è riuscito a portare l’azienda veneta ad un livello superiore nel mondo del design. La breve intervista di cui è protagonista ci introduce nella filosofia aziendale LAGO, mostrandoci un design leggero ed etereo in continua evoluzione.


LAGO nasce alla fine dell’800 fondata dall’ebanista Policarpo Lago. Negli anni’80 si verificò un importante sviluppo aziendale dovuto alla concentrazione della produzione principalmente sull’arredo del living e della zona notte: si passa così alla 2° generazione dedita alla produzione di camere da letto e piccoli arredi d’ingresso. Lei fa parte della 4° generazione Lago. Cosa può dirci di questa storia tutta italiana che l’ha portata oggi alla direzione di una florida azienda votata al design? Come tutto questo l’ha formata professionalmente e personalmente?
Entrare in LAGO è stata un’occasione per maturare, ha rappresentato una crescita umana e professionale. Il design in quanto disciplina mi ha aiutato a mescolare ed equilibrare vita e professione, tenendo sempre a mente di agire con cuore e testa.

Osservando diversi oggetti prodotti dalla LAGO risultano evidenti i concetti di leggerezza e razionalità. Qual è più nello specifico la filosofia alla base del design LAGO?
La nostra filosofia è legata alla costruzione di alfabeti: il nostro è un design partecipativo che si arricchisce delle energie che provengono dall’utente finale e che entra in sintonia e risonanza con gli architetti e i designer. I nostri arredi si legano al mondo etereo, utopico. Cerchiamo di rendere leggere cose che sembrano impossibile esserlo: ricerchiamo leggerezza visiva per salvaguardarla in un momento in cui la leggerezza è sempre più pesante.



Alla fine del 2017 il LAGO DESIGN NETWORK è stato premiato alla Camera dei Deputati ricevendo una onorificenza per le migliori capacità innovative delle aziende italiane. Può spiegare il cosa consiste e quali sono le innovazioni che ha introdotto nello scenario italiano?
È un social network fisico fatto di luoghi progettati da LAGO e da architetti, secondo l’idea di home feeling, è una rete che mette in moto relazioni e mescola atomi e bit. Nel LAGO DESIGN NETWORK l’ambiente fisico supporta e si mescola al digitale, e viceversa. Siamo all’inizio di questa rivoluzione che potrà portare sicuramente benefici nello scenario italiano.



Sul sito interet di LAGO si legge nella sezione Azienda: “ Se una persona trascorre la maggior parte del proprio tempo in ambienti di qualità migliore, allora anche la qualità della sua vita sarà migliore." Partendo da questo principio LAGO ha sviluppato la proprio filosofia “Interior life” composta da undici punti. Potrebbe descrivere come si articola questo manifesto e quali sono i punti più significativi?
Noi non mangiamo solo cibo, mangiamo anche quello che vediamo: se mangi armonia, diventi più armonioso. Quello che per me è sempre stato fondamentale è il sesto punto, il nulla, che ci ricorda che ogni giorno dobbiamo imparare a fare qualcosa in più e meglio.


Anche quest’anno LAGO sarà presente al Salone del Mobile di Milano che si terrà a metà aprile. Nello specifico è stata annunciata la presentazione di un nuovo prodotto disegnato da lei, il nuovo tavolo Bold. Cosa vi aspettate dalla manifestazione di quest’anno e quali sono le caratteristiche inedite di questo tavolo, che sembra giocare con il concetto sospensione?
Ci aspettiamo un’accelerazione sull’aspetto internazionale, andando a toccare nuovi mercati con una nuova strategia orientata a questo obiettivo. Con il tavolo Bold vogliamo continuare a sfidare i principi della fisica e a creare oggetti sospesi, leggeri, quasi eterei.

Raffaele Calvino