Padiglione Italia di Mario Cucinella: alcune anticipazioni


#Biennale2018

Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese è questo il titolo del Padiglione Italia per la 16esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che si svolgerà dal 26 maggio al 25 novembre 2018.

Lo scorso 21 febbraio 2018, il Ministro Dario FranceschiniFederica Galloni (Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e delle Periferie Urbane e Commissario Padiglione Italia), Paolo Baratta (Presidente della Biennale di Venezia) e Mario Cucinella, architetto curatore, hanno presentato il tanto atteso progetto per il Padiglione Italia.
Architetto Mario Cucinella, curatore 

In linea con il tema Freespace, proposto dalle curatrici della Biennale Yvonne Farrel e Shelley McNamara, Arcipelago Italia è una “ricerca-azione” sulle aree del nostro Paese; viene presentata un’Italia “delle mille piccole città, centri e borghi delle aree interne, l’Italia della bellezza, dei saperi, dove le persone, con le loro conoscenze e competenze, sono la risorsa principale del territorio”.
Mario Cucinella ha proposto un “sinuoso spazio oscuro che può essere visto non solo come un insieme di territorio interni, ma come una grande terra di mezzo incorniciato tra le città dell’Adriatico e del Tirreno, come un molo proteso nel Mediterraneo, dove la tradizionale contrapposizione tra Nord e Sud si smaterializza davanti a quello che possiamo definire come Arcipelago Italia”.

I tre atti
La mostra è divisa in tre attiItinerari, Futuro e Progetti sperimentali. Questi permettono di scoprire il territorio italiano e il ruolo dell’architettura con la finalità del rilancio del patrimonio italiano.
1.     Itinerari: un percorso che parte dalle Alpi Occidentali, con il Borgo Telematico di Colletta di Castelbianco di Giancarlo De Carlo, attraversando il dorsale appenninico giungendo in Sardegna. Un’architettura diversa da quella offerta dalle città metropolitane. Sono stati scelti gli esempi virtuosi, emersi dalla call avvenuta nei mesi scorsi.
2.     Futuro: l’Italia delle piccole città. Si parla della qualità della vita e della sua autenticità, ma anche del rischio di consumare il patrimonio culturale ed economico a causa di fenomeni come i terremoti, lo spopolamento, l’impoverimento e l’invecchiamento.
3.     Progetti sperimentali: si ripensa al futuro. Una volta selezionate cinque aree strategiche, sono state studiate per arrivare a definire una risposta alle specifiche problematiche.

     Cinque progetti per il Paese
L’architettura è un’operazione di rilancio dei territori? Crediamo di sì. Abbiamo scelto 6 studi di architettura costituendo un collettivo che sta lavorando su 5 progetti di edifici ibridi che possano in qualche modo risolvere i problemi di spopolamento e dei servizi di quei territori” spiega il curatore.
Gli studi emergenti coinvolti sono: AM3 Architettura, BDR Bureau, Diverserighe Studio, Gravalos Di Monte Arquitectos, Modus Architects, Salinas Serra Architetti.

I luoghi prescelti sono:
·     Gibellina, un’operazione mai terminata che rappresenta ancora un’opportunità. Il rilancio inizierà con il recupero del Teatro di Consagra.
·     Camerino, colpita dal terremoto necessita di una operazione di ricostruzione necessaria per la riattivazione dell’economia regionale.
·      Ottona, nel cuore della Sardegna, nota per la longevità degli abitanti, diventa un prototipo per il Paese intero.
·    Le foreste Casentinesi, al confine tra Emilia Romagna e Toscana, sono tra i boschi più bello d’Italia, si rimette al centro il tema delle foreste nel rilancio di un importante settore produttivo
·      Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema è quello della mobilità veloce e lenta, che sarà al centro di un dibattito più ampio a livello nazionale.

“È un manifesto che vuole dare un contributo e un aiuto al Paese indicando possibili strade da percorrere, per dare valore e importanza all'architettura”, precisa Mario Cucinella.

Workshop ed iniziative correlate
La direzione Generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane di MiBACT insieme al curatore, promuove quattro attività tematiche attraverso dibattiti e attività che coinvolgeranno gli studenti nel tema curatoriale. Le conferenze e le tavole rotonde saranno l’occasione per i team del collettivo di parlare dei progetti con esperti, amministratori e portatori di interesse, affinché il lavoro fatto possa ritornare ai territori.

Padiglione Italia Biennale Architettura 2018
26 maggio – 25 novembre 2018
Tese delle Vergini, Arsenale 30122, Venezia, Italia


È possibile scaricare il comunicato stampa:
Link utili:

Cinzia Didonna