Earth Architecture Workshop: l'Africa come maestra di vita e di architettura
#Workshop
Intervista di Cinzia Candela
Il life coach Michael Althsuler afferma che "La
cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il
pilota.". Un modo davvero costruttivo, sia in senso letterale, sia in
senso lato, è partecipare a "Kalì
| Earth Architecture Workshop", che si svolgerà ad Abetenim , Ashanti Region, Ghana , presso l’"Abetenim Arts Village" dal 1°
Settembre al 1° Dicembre 2018, con la possibilità di partecipare anche per una
sola settimana. Questa è la timeline per partecipare:
Dal 1° al 30 Settembre 2018_ SCADENZA ISCRIZIONI: 30 Giugno.
Dal 1° al 31 Ottobre 2018_ SCADENZA ISCRIZIONI: 30 Luglio.
Ma prima di fare le valigie, lasciamoci condurre alla
scoperta di quest'occasione dalle due organizzatrici Irene Librando e Nadia
Peruggi, laureande presso l'Università degli studi di Napoli Federico
II:
Qual è l'obiettivo del "Kalì | Earth Architecture
Workshop"?
L’obiettivo del workshop è quello di costruire
un’aula/laboratorio per la scuola di arti e mestieri fondata dalla Nka
Foundation nel villaggio. Infatti, la Nka ormai da più di 10 anni opera in
tutta l’Africa subsahariana, dove ha fondato una serie di villaggi dell’Arte in
cui organizza workshop di architettura in terra cruda appunto con lo scopo di
costruire scuole. In particolare, nel villaggio di Abetenim, che si trova nella
Regione Ashanti, lontano da mare e fiumi e nel bel mezzo della foresta
tropicale, il problema dei giovani è che dopo aver ricevuto l’istruzione
obbligatoria non hanno mezzi per trovare un lavoro, a causa del fatto che piove
solo per 2 mesi l’anno e non è facile praticare attività agricole. Perciò
l’obiettivo della Nka Foundation è puntare sulle arti, l’architettura e
l’artigianato utilizzando i materiali locali come appunto la terra. Infine,
oltre a dare la possibilità di avere una scuola di specializzazione a tutti i
ragazzi di Abetenim e dei villaggi vicini, è possibile in questo modo
sperimentare nuovi approcci per costruire in terra in modo da superare alcuni
dei problemi dell’architettura vernacolare come la mancanza di fondazioni
adeguate, di una buona protezione contro la pioggia per le murature e di
sistemi per la raccolta dell’acqua piovana.
Come si svolge il workshop? Com'è la giornata tipo del
volontario?
Il workshop si divide in 5 fasi principali: una breve fase
di analisi del sito e dell’architettura vernacolare del posto, e poi 4 fasi, di
durata dalle 2 alle 4 settimane, dove ci occuperemo della costruzione di
fondazioni, muri in terra, copertura, arredi e finiture. Tutte le fasi saranno
supervisionate dal coordinatore della Nka Foundation e accompagnate
dall’esperienza degli operai specializzati locali e di un gruppo di studenti
che imparerà con noi come progettare un edificio. La giornata tipo del volontario
inizierà con un meeting dove organizzeremo insieme il lavoro e le mansioni
della giornata. Ognuno potrà occuparsi, nei limiti delle sue possibilità e
interessi, di una parte del lavoro da svolgere. Inoltre discuteremo insieme
delle decisioni da prendere durante l’avanzamento del cantiere per quanto
riguarda i materiali e le tecniche costruttive da adottare. Il weekend invece
sarà libero per permettere a tutti di esplorare il villaggio e i luoghi vicini,
e si organizzeranno gite in tutta la regione di Ashanti.
Per quanto tempo è consigliabile prendere parte al workshop?
La partecipazione minima è di una settimana. Ovviamente è consigliabile rimanere quanto più tempo possibile per avere un’esperienza personale più completa.
La partecipazione minima è di una settimana. Ovviamente è consigliabile rimanere quanto più tempo possibile per avere un’esperienza personale più completa.
E' costoso?
La NKA fornisce un terreno edificabile e dei coordinatori
sul posto, ma ogni progetto è autofinanziato: i materiali e gli utensili da
costruzione e la manodopera locale sono pagati con le quote di partecipazione
dei volontari e le raccolte fondi. Oltre questo la vita nel villaggio ha dei
costi bassissimi, e anche sui voli è possibile risparmiare prenotando con un
po’ di anticipo. Considerato però che per organizzare il viaggio c’è bisogno di
almeno un mese e mezzo (o più se non si è in possesso di passaporto), la spesa
è dilazionata nel tempo.
In ogni caso è un’esperienza dal valore inestimabile non
solo dal punto di vista accademico ma soprattutto da quello personale!
Perché dovrei partecipare?
Per uno studente o un laureato in architettura è un modo per
fare esperienza sul campo, sia per quanto riguarda la gestione del cantiere sia
per lo studio di tecniche costruttive alternative e sostenibili, che spesso non
vengono approfondite durante i corsi universitari. Inoltre, come abbiamo già
detto, quella del volontariato è un’esperienza arricchente e valida soprattutto
sotto il profilo umano. Questa è un’occasione non solo per imparare qualcosa e
aiutare gli altri, ma anche per visitare un luogo meraviglioso che non è la
classica attrattiva turistica.
È adatto a tutti? Persino a Paris Hilton? A parte gli
scherzi quanto spirito di adattamento è richiesto per partecipare?
C’è sicuramente bisogno di avere voglia di vivere
un’avventura. Durante il viaggio si ha la possibilità di fare tappa ad Accra,
la capitale, che è un esempio di città in via di sviluppo in Africa
subsahariana. Questo si confronta con la vita del villaggio che è molto meno
frenetica e in cui si vive il “tempo africano” a pieno.
Comunque sia il viaggio che la Guest House dove i volontari
alloggeranno sono a portata di tutti: c’è bisogno di un po’ di curiosità per
confrontarsi con una nuova cultura e un ritmo di vita diverso dal nostro, ma è
un’esperienza adatta a tutti.
Com'è nato questo workshop?
Noi siamo state a Sang come volontarie l'anno scorso, e dopo
questa esperienza che ci ha cambiato la vita, abbiamo partecipato e vinto a
Gennaio 2018 il concorso internazionale di architettura "Reinventing an
African Mud House", indetto dalla NKA. Il nostro intento è proseguire il
lavoro che è stato iniziato durante questi anni dalla Nka Foundation ed aiutare
gli studenti della scuola di Abetenim ad imparare un mestiere con cui
sostentarsi.
Fateci sognare, raccontateci del Ghana e dei villaggi
dell’arte
Il Ghana è stato il primo paese dell’Africa subsahariana a
ottenere l’indipendenza dal Regno Unito ormai 60 anni fa. Nonostante sia culla della convivenza tra
numerose etnie e religioni è un luogo pacifico, un vero e proprio paradiso
tropicale che ancora non è stato contaminato dallo sviluppo urbanistico folle
che negli ultimi anni ha snaturato le tradizioni di molti paesi Africani.
Nelle aree rurali si vive secondo i ritmi dettati dalla
natura. In questi luoghi è il “tempo africano” a dare un inizio e una fine al
giorno, che inizia con le prime ore di luce e termina al tramonto, e nonostante
le persone vivano senza i comfort a cui siamo abituati noi Europei, sono molto
più sereni di noi. Non abbiamo visto neanche un bambino piangere in 3 settimane
di viaggio.
Il villaggio di Sang dove siamo state, si trova nella
Regione Nord, tra le città di Tamale e Yendi. Sang è famoso nella regione per
il mercato che si tiene settimanalmente dove gli abitanti vendono cibo, tessuti
e abiti tradizionali e altre tipologie di oggetti, spesso fatti a mano. Una
delle arti tradizionali più praticate è quella della sartoria: ci sono molti
chioschi dove è possibile portare le stoffe comprate al mercato e farsi cucire
abiti su misura. Ed è questo uno dei motivi per cui abbiamo basato il nostro
concept di progetto non solo sulla struttura a corte della casa tradizionale,
per cui la vita è vissuta all’esterno e non negli spazi chiusi, ma soprattutto
sull’uso delle tende che ci faremo realizzare dalle sarte del villaggio per
rendere modulabili le ombre nelle aree attrezzate esterne alle unità in terra.
Abetenim si trova più a sud, nella regione di Ashanti, vicino la città di Kumasi, la seconda più grande del paese. Tale regione è ricca di culture e tradizioni e si praticano arti come la tessitura di abiti “Kente” e le stampe dei famosissimi simboli “Adinkra” (una sorta di portafortuna). Il villaggio è più facilmente raggiungibile di Sang, ed è abbastanza vicino all’area del lago di Volta, dove sono presenti riserve naturali e parchi nazionali. I volontari avranno modo di sperimentare la vita del villaggio e visitare una delle zone più belle del Ghana nei weekend.
Abetenim si trova più a sud, nella regione di Ashanti, vicino la città di Kumasi, la seconda più grande del paese. Tale regione è ricca di culture e tradizioni e si praticano arti come la tessitura di abiti “Kente” e le stampe dei famosissimi simboli “Adinkra” (una sorta di portafortuna). Il villaggio è più facilmente raggiungibile di Sang, ed è abbastanza vicino all’area del lago di Volta, dove sono presenti riserve naturali e parchi nazionali. I volontari avranno modo di sperimentare la vita del villaggio e visitare una delle zone più belle del Ghana nei weekend.
I volontari vengono accolti nei villaggi dell’arte in
maniera più che calorosa: non si riesce ad attraversali senza essere salutati
da tutti e soprattutto dai bambini, che adorano i “Siriminga” (persone bianche,
nel dialetto locale) e che quando finiscono le ore di scuola fanno a gara per
venire a giocare con noi.
Per chiunque fosse interessato a partecipare, le date e i
tempi di permanenza sono scelti arbitrariamente dai volontari. Per ricevere il
booklet informativo di più di 20 pagine con tutti i dettagli riguardo al
workshop, al viaggio, al vitto e alloggio ed altro, è possibile contattarci
all’indirizzo: workshopkali@gmail.com.
Inoltre lasciamo i
link al nostro sito, alle nostre pagine social e soprattutto alla nostra
raccolta fondi online, per chi volesse contribuire a dare un futuro ai ragazzi
di Sang (anche pochi euro fanno la differenza nel villaggio).
https://buonacausa.org/cause/kaliworkshop
https://kaliworkshop.wordpress.com/
https://www.facebook.com/kaliworkshop/
https://www.instagram.com/kali_workshop_volunteering/
https://kaliworkshop.wordpress.com/
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