London Illustration Fair: un piccolo paese dei balocchi

#LIF15

Lo scorso week end più di 50 giovani illustratori, accuratamente selezionati da esperti del settore, hanno esposto "spalla a spalla" i propri lavori di grafica ed i propri prodotti handmade. Non a caso, l'obiettivo della London Illustration Fair è mettere in contatto creativi ed acquirenti in una fiera a cadenza annuale offrendo a tutti la possibilità di incontrare faccia a faccia i propri artisti preferiti. Dove? Tra le mura della Bargehouse, un magazzino in disuso ai piedi della Oxo Tower: scenario che si sintonizza perfettamente con il "party vibe" dell'evento.

I prodotti esposti erano di vario genere e per ogni tasca: stampe incorniciate, biglietti di natale, shopper bags, tazze, magliette, cuscini e gioielli. Tutto rigorosamente frutto della creatività di giovani talenti che si sono impegnati al massimo esprimendo la loro fantasia in lavori veramente unici.

A rendere ancor più originale la fiera ha contribuito la sala "back to school" in cui si sono susseguiti incontri con artisti e workshop anche per i più piccini. 
Inutile dire che gli ospiti più attesi sono stati Robert Hunter, Camille Walala, Thierry Noir e Rupert Newman. L'atmosfera è stata allegramente condita da un pò di musica e da un angolo bar ben fornito per risaldare gli animi con un sorso di mulled wine.

Il core team della LIF si è composto nel 2013 da Alastair Eland, Sam Bennett e Holly Simpson: insieme sostengono i nuovi talenti cercando di affermare la fiera come polo nella scena contemporanea dell'illustrazione londinese.

E probabilmente hanno già raggiunto il loro scopo.

Valentina Solano

London Illustration Fair 2015, Video Installazione di Rupert Newman