La critica come libertà espressiva nel design | intervista a Rossella Pugliatti




Durante l’ultima edizione di Arkeda, dello scorso novembre, abbiamo visto alternarsi al tavolo dei conferenzieri Architetti Designer ed aziende che hanno portato la loro esperienza al vastissimo pubblico di oltre 10 mila addetti ai lavori.
Nell’ultimo articolo vi abbiamo riportato l’intervento di Piero Lissoni, maestro del Design Contemporaneo, il cui nome oggi travalico quello delle grandi aziende con cui collabora e per le quali opera la direzioni artistica come BOFFI, KARTELL, CASSINA e PORRO.
Lissoni ha portato l’esperienza del suo studio internazionale, con sede a Parigi e Londra oltre che Milano, LissoniAssociati, che oggi si occupa attivamente anche di architettura a grande scala oltre che di design, con alcuni lavori per BOFFI, cucine ed allestimenti, e la grande opera del Benetton Headquarter di Istanbul terminato in solo 10 mesi come imposto dal particolare contratto.
 La tavola rotonda del venerdì mattina, moderata dal professore della Federico II Agostino Bossi, intitolata “The personal habitat – lo spazio privato” con un focus sul Design del oggetto storico, ha ospitato l’intervento dell’Architetto Rossella Pugliatti.



Negli ultimi anni Rossella Pugliatti ha legato il proprio nome ad un eccellenza, imprenditoriale, del design italiano, la famiglia GIORGETTI, dalla quale collaborazione sono nate, dal 2013 ad oggi, alcune delle opere più rappresentative nel campo del design contemporaneo tutto a marchio MADE IN ITALY.
Nel corso della sua esposizione alla conferenza inaugurale di Arkeda l’architetto milanese, ha posto l’attenzione sui giovani, architetti e designer, che si avviano alla professione in un periodo difficile, per il paese e per il settore in particolare, nel quale sembra essere sparito ogni senso critico, molto forte negli anni ’70 – ’80 in cui il Made in Italy era per tutti un faro di qualità ed innovazione, adducendo alla mancanza di critica la mancanza di libertà espressiva e la necessità non solo per i giovani, ma per tutto il settore della progettazione dell'arredo e del design, di ricercare la qualità nella radice più profonda del progetto per progettare pezzi di storia e non "dissolubili" oggetti da copertina.



Di seguito l’intervista a Rossella Pugliatti di Antonio del Piano ad ARKEDA 2015

 





Eduardo Cappelli