Tra arte e forze della natura







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Durante il Lumiere London, il festival delle luci tenutosi il 15,16 e 17 di Gennaio a Londra, tra le opere che illuminavano le strade e le piazze più turistiche della capitale britannica, è stata installata la scultura aerea di Janet Echelman, scultrice ed artista americana, denominata 1.8

L’opera, già esposta a Washington, è stata installata come una ragnatela tra i quattro edifici di Oxford Circus.


Come tutte le sculture della Echelman, l’opera, in grado di trasformarsi con il vento e con la luce, si ispira alle forze della natura e diventa un invitante punto focale per la vita dei cittadini.
La scultura, che può sembrare astratta, in realtà è la rappresentazione del terremoto giapponese e conseguente tsunami del 2011. 
Difatti, il titolo dell’istallazione si riferisce ad un dato ben preciso: Il terremoto ha spostato l’asse di rotazione terrestre, riducendo in modo permanente la durata del giorno solare di 1,8 microsecondi.
Echelman , per creare la splendida rete in fibre di polietilene, ha combinato i dati dell’altezza d'onda del maremoto con un software di progettazione.
Durante il giorno l’opera crea una grande ombra sul terreno, ma di notte la scultura si illumina ed è interattiva, ossia gli utenti possono cambiarne il  colore tramite gli smartphone. 


L’opera segue lo stesso principio di un’altra installazione della Echelman denominata1.26 ed ispirata al terremoto cileno e conseguente tsunami del 2010; quest’ultima è stata già esposta in molte città (Durham, Praga, Montreal, Singapore, Amsterdam, Sidney e Denver) riscuotendo lo stesso stupore da parte di chi la ammira dal basso.


Roberta Esposito