"Eco non Ego" | Il design Ecostenibile di Matteo Thun

Negli ultimi anni la moda dell’eco-sostenibilità a tutti i costi ha invaso quasi tutti i campi della cultura riempiendo la bocca di tutti (da politici ad attivisti) della parola “green”.                           
Il mondo dell’architettura e del design non si è mai tirato indietro, esibendo da subito una corrente dell’architettura sostenibile che ha prodotto grandi innovazioni e fantastiche realizzazioni, ma che spesso è servito a riempire copertine di riviste patinate con chiacchiere da salotto. 
Tra i maggiori ricercatori ed innovatori che hanno fatto di questa sensibilità verso la natura una missione da trasferire nel proprio lavoro, vi è l’architetto e designer italiano Matteo Thun che da oltre vent’anni si occupa di ecotecure e design sostenibile rivolti alla limitazione dell’inquinamento paesaggistico ed alla ricerca di un modo nuovo di progettare opere in armonia con l’ambiente.                
Matteo Thun, architetto/designer classe 1952 di Bolzano, si laurea a Firenze nel '75 e completa la sua formazione all’accademia delle belle arti di Strasburgo dove studia al seguito del pittore e drammaturgo Oscar Kokoschka che ne influenza il modo di vedere il mondo.                                                 

Da subito entra nel mondo del design con l’incontro con il maestro Ettore Sottsass con il quale fonda il celebre gruppo Memphis nel 1980.
In questo periodo MT ha dato sfogo alla sua vena creativa ed ha affinato lo straordinario rapporto con la materia prima che ha sempre contraddistinto il suo modo di progettare. Figlio di artisti ceramisti, Thun ha dichiarato di avere da sempre un legamo con il “fare a mano” e con la necessità di lavorare personalmente un opera per poterla controllare in tutti le sue declinazioni. Famosissime le lampade con la scocca di ceramica Santa Fe e Sant’Ana del 1985 emblema del design del periodo.



L’attuale collaborazione, che perdura dal 2003, con il designer valenciano Antonio Rodriguez ha dato nuova linfa all’opera di Matteo Thun. L’approccio creativo del duo è caratterizzato da forme semplici e dall’uso di materiali caldi e naturali, alla base di ogni progetto c’è uno studio approfondito di materiali e delle tecniche produttive, al fine di combinare un'estetica minimalista con una funzionalità diretta. 

Tra le opere più interessanti troviamo alcune realizzazioni per Riva1920, azienda leader nel settore del mobile di legno con grande attenzione alla sostenibilità del prodotto ed all’utilizzo della materia prima, come il tavolo KAURI che dimostra la capacità dei progettisti di trattare un materiale originario della Nuova Zelanda conservatosi per oltre 50000 anni in un ambiente privo di ossigeno o lo sgabello WOODY una celebrazione del legno, una seduta di 35 cm di diametro ricavata da un unico tronco con il gesto semplicissimo di un taglio a croce che realizza i 4 piedi.



Il progetto forse più interessante nato dalla collaborazione Thun Rodriguez, in ottica ecosostenibile, che rilancia il concetto più volte ribadito dal designer italiano di “ECO NON EGO” , manifesto del progetto radicato nel luogo, è il tavolo BRICCOLE.
An authentic piece of Venice brought home” cita il sito di Matteo Thun per descrivere l’oggetto che ricorda il peculiare paesaggio della laguna, fatto di pali autentici veneziani usati per fermare le gondole o come oggetti di segnalazione, alla fine della loro vita che si può leggere nei bordi della superfice esterna usurata dall’acqua.

eduardo cappelli