Gli abiti fashiontech di Anouk Wipprecht







#InteractionDesign



"Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare", è l'espressione  che salta alla mente alla scoperta degli abiti della fashiontech designer olandese  Anouk Wipprecht. Un'affascinante combinazione di moda, design, robotica, tecnologia, ingegneria ed esperienza sensoriale.


Anouk Wipprecht nasce a Beemster, Paesi Bassi, nel 1985 e da quando aveva 14 anni insegue il suo sogno di fondere moda e microcontroller. Studia "interection design" all'università di Malmo, in Svezia, arte e design all'università di  Utrecht e moda al Moadelyseum  di Amsterdam. La sua carriera di designer futuristica viene consacrata nel 2010 alla "MQ Vienna Fashion Week " con il suo abito "Heartbeat dress", che registrava il battito cardiaco della modella attraverso un piccolo microfono inserito in uno stetoscopio, ed il suono veniva fuori da casse integrate nel vestito.


Ancora più incredibile è lo "The Spider Dress 2.0", dei sensori monitorano il respiro ed i movimenti di chi lo indossa e quando si ci sente minacciati gli arti meccanici da ragno si muovono simulando la difesa del territorio dell'animale.


"The Synapse Dress" è un abito stampato in 3D e realizzato con l'aiuto tecnico della compagnia Intel Edison che ha la capacità di monitorare, attraverso il casco, la concentrazione e l'attenzione di chi lo indossa, rendendo note le fonti di disturbo. Un altro sensore, invece, misura  la prossemica, ovvero lo spazio e le distanze intercorse tra gli interlocutori durante una comunicazione, se chi indossa l'abito si sente minacciato il vestito emana fino a 120 watt di luminosità, segnalando all'altra persona di allontanarsi. L'abito è inoltre dotato di una fotocamera in grado di catturare immagini ogni volta che il soggetto si sente teso o rilassato. Immaginiamo quanto, indossando quest'abito, potremo diventare  più coscienti dei nostri stati d'animo e delle nostre emozioni, potremo renderci conto di tutte quelle sensazioni che non siamo abituati a monitorare. 


Il 13 settembre 2016 si è concluso il progetto "The Open Source Dress", la designer ha chiamato a raccolta tutti i cultori della stampa 3D, attraverso il network austriaco Polaire, per realizzare il  pezzo base della progettazione dell'abito. Milioni di utenti hanno risposto all'appello progettando attraverso il programma di modellazione Tinkercad.


Ha realizzato i costumi di scena per Cirque du Soleil e per la cantante Fergie dei The Black Eyed Peas in occasione della finale del  "Super Bowl" nel 2011, dove LED e danza si fondevano ancora una volta magicamente.
Nel 2013 in occasione del  65 ° Salone Internazionale dell'Automobile (IAA) di Francoforte, ha presentato il lavoro suo e del suo collega Niccolò Casas  per la campagna Volkswagen "Electrifying". Otto abiti unici, fra questi "Smoke Dress", che crea automaticamente un velo di fumo ogni volta che qualcuno entra nello spazio personale di chi lo indossa.


Cos'altro aggiungere su questa geniale designer, che oltre a spiccare per competenze e talenti, è riuscita nell'impresa di  dare alle macchine bellezza e cuore, e le macchine a loro volta ci restituiscono i  nostri fragili meccanismi inconsci. 
La perfezione della macchina ci mostra l'imperfetta bellezza dell'uomo, ed armonia fu.



Per i più curiosi alcuni link :

Il sito personale :

"The Spider Dress 2.0"

Smoke Dress"

 “Synapse Dress”




Cinzia Candela