L'archetipo della seduta dal Super Santos alle icone del design
#Funchitecture
Per Wikipedia il Super Santos “è un modello di pallone in gomma, di colore arancione con bande nere, prodotto dalla ditta Mondo.” Ma tutti noi sappiamo che questa definizione è riduttiva. Il Super Santos, e con lui tutti gli altri palloni e palline, sono un archetipo della nostra infanzia, del serissimo lavoro del gioco, della libertà e della crescita. Il bambino corre, fa punto e posa il piede sulla palla guardando l’orizzonte orgoglioso delle sue gesta, poi a fine partita, stanco, si siede sul suo magico strumento di gioco.
Carl Gustav Jung teorizzò l’esistenza dell’inconscio collettivo e degli archetipi di cui fanno parte anche le forme geometriche primarie quali il cerchio, il rettangolo, il quadrato, il triangolo. A questo punto potremmo aggiungere fra gli archetipi anche il Super Santos.
Numerosi sono i designer che hanno cercato di restituirci
quella gamma di sensazioni ed emozioni positive generate da questo tipo di archetipo.
Era il 1966 ed al Salone Internazionale del Mobile di
Colonia il designer finlandese Eero
Aarnio presentò la Ball Chair, quella che diverrà una vera e propria icona del design. La
brochure del Vitra Design Museum la
descrive come “una via di mezzo tra un mobile ed un oggetto di architettura dato che
è contemporaneamente mobile e fisso ".
Qualche anno più tardi, nel 1968, Eero Aarnio, spinto dal desiderio di progettare una poltrona che avesse lo stesso concept della ball chair, ma fosse più eterea e più ludica, presentò la Bubble Chair. Queste due poltrone hanno caratterizzato il set di milioni di spot, film, servizi fotografici, video musicali ed eventi.
Qualche anno più tardi, nel 1968, Eero Aarnio, spinto dal desiderio di progettare una poltrona che avesse lo stesso concept della ball chair, ma fosse più eterea e più ludica, presentò la Bubble Chair. Queste due poltrone hanno caratterizzato il set di milioni di spot, film, servizi fotografici, video musicali ed eventi.
Nel 1969 il maestro del design italiano Gaetano Pesce progetta la
storica serie Up Chairs, prodotte da B&B
Italia, una famiglia di sedute in poliuretano espanso che viene definita
come:“un insieme di elementi dalle forme organiche che
acquistano la loro forma solo dopo essersi liberate dell'imballaggio e rievocano affinità subconscie a chi le osserva”.
Peter
Opsvik è uno
dei maestri del design norvegese, nonché musicista jazz, pittore, scrittore, videomaker e padre della teoria del "active
sitting", ovvero una disciplina ergonomico-posturale, che progetta
in base al principio fisico che qualsiasi posizione seduta, apparentemente
confortevole, dopo un po’ di tempo diverrà scomoda, fino ad essere fastidiosa e
dolorosa, se non abbiamo la possibilità di variarla e muoverci. Abbiamo dunque bisogno di sedute che ci permettano di muoverci. Nel 2015, a 29 anni dal primo
lancio, viene presentata la serie Globe Concept, di cui fa parte la
seduta Globe Garden Chair e la seduta con workstation inclusa Globe
Tree.
Persino le catene di prodotti per lo sport vendono supporti, acquistabili a buon mercato, che
rendono la comune palla da pilates una sedia comoda ed ergonomica.
Di qui il ritorno all'archetipo del caro e amato Super Santos.
Sedersi o giocare su una palla, un gesto semplice, antico, cristallizzato nella memoria, che ci ricorda, come dice Banana Yoshimoto, che “Il corpo sa tutto” e quel corpo ci spinge a cercare quel gesto, quel movimento ancora ed ancora per contattare il nostro bambino interiore.
Di qui il ritorno all'archetipo del caro e amato Super Santos.
Sedersi o giocare su una palla, un gesto semplice, antico, cristallizzato nella memoria, che ci ricorda, come dice Banana Yoshimoto, che “Il corpo sa tutto” e quel corpo ci spinge a cercare quel gesto, quel movimento ancora ed ancora per contattare il nostro bambino interiore.
Per i più curiosi alcuni link :
Cinzia Candela