Patricia Urquiola: dal cucchiaio al flagship store
#Funchitecture
Quest'anno i visitatori del Salone del Mobile di Milano si sono avvicinati all’azienda Moroso, con giocosità grazie
al progetto di Patrizia Moroso e della designer-architetto spagnola,Patricia Urquiola. Lasciamoci incuriosire da questa esperta
ed affascinante designer.
Nasce ad Oviedo nel 1961, ha studiato Architettura
al Politecnico di Madrid e al Politecnico di Milano, dove si è laureata nel
1989 con Achille Castiglioni. Ha collaborato con Achille Castiglioni e Vico Magistretti
ed è stata responsabile Design per "Lissoni Associati". Nel 2001, apre il
suo studio dove si occupa di architettura, product design e design d’interni. I suoi progetti di architettura più noti sono: il museo del
Gioiello di Vicenza, l’Hotel Mandarin Oriental di Barcellona, l’Hotel Das Stue
a Berlino, la Spa dell’Hotel Four Seasons di Milano. Ha progettato flagship store
per aziende di rilievo come: Gianvito Rossi, BMW, Flos, Missoni, Moroso, Officine
Panerai, H&M, Santoni. Alcuni dei suoi prodotti sono esposti nei maggiori
musei di arte e design. Ha vinto diversi premi internazionali tra cui: la
“Medalla de Oro al Mérito en las Bellas Artes” del Governo Spagnolo, l’Ordine
di Isabella la Cattolica, , “Designer del decennio” per le riviste "Home" e "Häuser", “Designer dell’anno” per le riviste “Wallpaper”, “AD Spagna”, “Elle” “Decor
International” e “Architektur und Wohne”.
Missoni , Flgship store, Parigi
Patricia Urquiola ha sfruttato le texture ed i temi grafici
ricorrenti della griffe per il progetto di questa boutique parigina di circa 300 metri quadrati
su due livelli. Il progetto conserva tutte le caratteristiche principali del
flagship store milanese, ma si distingue per i dettagli unici legati all’esprit de Paris: come il verde e l’azzurro, le linee morbide della
scala, gli angoli arrotondati dei soffitti, i tralicci illuminanti e il parquet
a spina di pesce, elementi tipici dei palazzi e dei giardini parigini.
“Credenza”, Collezione “Spazio Pontaccio”
Questa collezione di elementi d’arredo è stata presentata in
occasione della Design Week milanese del 2016. “Spazio Pontaccio” per
la sua collezione ha invitato Patricia Urquiola e Federico Pepe a recuperare
il valore simbolico della vetrata degli edifici sacri. Non a caso il nome
della collezione è ambiguo: volontà di credere in qualcosa oppure mobile per
riporvi stoviglie e vivande? Caratterizzata da pattern, colori e materiali dal
respiro contemporaneo, ma prodotta in
Italia da artigiani esperti dell’antica tecnica manuale del vetro piombo,
solitamente utilizzata per le architetture e le decorazioni di chiese.
“Bandas Space”, Gan
Modularità portata al limite. Tutti i pezzi della collezione
“Bandas” possono essere riconfigurati
più e più volte in base alle esigenze. Un sistema ingegnoso, progettato per permette
di adattare l'insieme dei pezzi in qualsiasi spazio e con qualsiasi umore. Come
recita lo slogan:”La vita cambia e Bandas
cambierà con te”.
“Sefefo Color Series”, Mabeo
Questo tavolo da pranzo ed i suoi quattro sgabelli, eleganti
e contemporanei, frutto del lavoro del produttore di mobili dello Botswana “Mabeo”
e Patricia Urquiola, fa parte della collezione “Sefefo artigianale”. Il
legno di Panga Panga viene valorizzato da un design essenziale e dal tocco di
colore.
La collezione è prodotta artigianalmente ed il tema del
bassorilievo è proposto con diverse varianti e profondità. Composta da tre
pattern da rivestimento ottenuti per trafila, in formato 18 x 54 cm e in
formato 26,8 x 18 cm, “Bas-Relief” viene
declinata in toni naturali e neutri, utilizzati in chiave innovativa.
Potremo scrivere enciclopedie "Treccani" vecchio stile su questa versatile e talentuosa designer. Tirando le somme di questo piccolo viaggio nel suo lavoro potremo dire che ,sicuramente, l'architetto Urquiola non ha paura di confrontarsi con temi, scale, budget ed aziende diverse e grazie al suo approccio fluido e diversificato, sempre fedele a se stessa, ma in profonda connessione con la domanda, ha saputo dare ad ognuna di queste richieste risposte eccellenti.
Cinzia Candela
Per i più curiosi alcuni link: